Sigmund Freud - Citazioni

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Sigmund Freud
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Sigmund Freud

Sigismund Schlomo Freud (1856 - 1939), medico e neurologo austriaco.

  • Se qualcuno giunge al punto di accettare acriticamente tutte le assurdità che le dottrine religiose gli trasmettono, e perfino di ignorarne le contraddizioni vicendevoli, la sua debolezza intellettuale non deve stupirci oltremodo.
  • L'essere amata è per la donna un bisogno superiore a quello di amare.
  • Il mito del re Edipo, che uccise suo padre e sposò sua madre, rivela, con una piccola modificazione, il desiderio infantile, che più tardi viene rifiutato dalla lotta contro l'incesto. L'Amleto di Shakespeare è ugualmente incentrato nel complesso dell'incesto, ma sotto un profilo psicologico migliore.
  • Si crede che la civilizzazione abbia avuto origine, sotto la pressione della lotta per l'esistenza, per mezzo del sacrificio nella glorificazione degli impulsi primitivi.
  • In fondo Dio non è altro che un padre potenziato. (da Totem e tabù)
  • Non sono essenzialmente un uomo di scienza, non un osservatore, uno sperimentatore, non un pensatore. Sono per temperamento niente altro che un conquistatore e un avventuriero.
  • Il numero degli uomini che accettano la civiltà da ipocriti è infinitamente superiore a quello degli uomini veramente civili. (da Compendio di psicanalisi)
  • Noi siamo fatti in modo tale che possiamo ottenere un intenso piacere da un contrasto e molto poco da uno stato di cose.
  • L'ego non è il padrone a casa sua.
  • La grande domanda... alla quale non sono stato in grado di rispondere, nonostante i miei trent'anni di ricerca nell'anima femminile, è: "Che cosa vuole una donna?"
  • L'atto della nascita è la prima esperienza d'ansia e quindi la fonte e il prototipo della sensazione d'ansia.
  • Essere completamente onesti con se stessi è un buon esercizio.
  • Non riesco a pensare ad alcun bisogno dell'infanzia altrettanto forte quanto il bisogno della protezione di un padre.
  • L'umorismo non è rassegnato ma ribelle, rappresenta il trionfo non solo dell'Io, ma anche del principio del piacere, che qui sa affermarsi contro le avversità delle circostanze reali. (da L’Umorismo)
  • Non è tanto facile suonare lo strumento della mente.
  • Il futuro che ci mostra il sogno non è quello che accadrà, ma quello che vorremmo accadesse. La mente popolare si comporta qui come fa generalmente: crede in ciò che desidera.
  • L'umorismo è il più eminente meccanismo di difesa.
  • La religione è un'illusione, e deriva la sua forza dal fatto che corrisponde ai nostri desideri istintuali.
  • Scherzando si può dire di tutto, anche la verità.
  • Così come si provocano o si esagerano i dolori dando loro importanza, nello stesso modo questi scompaiono quando se ne distoglie l'attenzione.
  • Non è sempre facile dire la verità, specialmente quando si deve essere brevi.
  • La battuta di spirito è in un certo senso il contributo pagato dalla comicità alla sfera dell'inconscio.
  • C'è molta gente che crede ai sogni profetici, perché a volte il futuro si realizza come il desiderio lo ha costruito nel sogno. In questo non c'è nulla di strano, tanto più che la credulità del sognatore trascura volentieri le considerevoli differenze che esistono tra il sogno e la sua realizzazione.
  • Un uomo che dubita del proprio amore, può, anzi deve, dubitare di ogni più piccola cosa.
  • Si può sognare una moltitudine di bevande; ma quando si ha vermente sete, bisogna svegliarsi per bere.
  • Che penoso contrasto tra la sfolgorante intelligenza del bambino e le fioche facoltà mentali dell'adulto medio.
  • Inevitabilmente tutti i grandi uomini conservano qualcosa di infantile.
  • [Su Albert Einstein, 1926] È vivace, sicuro di sè, piacevole. Di psicologia ne capisce quanto me di fisica, tanto che abbiamo avuto una conversazione molto scherzosa.
  • [Su Salvador Dalí, in una lettera a Stefan Zweig] Finora, ero portato a considerare completamente insensati (o diciamo al 95% come per l'alcool) i surrealisti, che pare mi avessero adottato quale santo patrono. Questo giovane spagnolo con i suoi occhi candidi e fanatici e la sua innegabile padronanza tecnica mi ha fatto cambiare idea.
  • Lo Stato in guerra si permette tutte le ingiustizie, tutte le violenze, la più piccola delle quali basterebbe a disonorare l'individuo. Esso ha fatto ricorso, nei confronti del nemico, non solo a quel tanto di astuzia permessa, ma anche alla menzogna cosciente e voluta, e questo in una misura che va al di là di tutto ciò che si era visto nelle guerre precedenti. Lo Stato impone ai cittadini il massimo di obbedienza e di sacrificio, ma li tratta da sottomessi, nascondendo loro la verità e sottomettendo tutte le comunicazioni e tutti i modi di espressione delle opinioni ad una censura che rende la gente, già intellettualmente depressa, incapace di resistere ad una situazione sfavorevole o ad una cattiva notizia. Si distacca da tutti i trattati e da tutte le convenzioni che lo legano agli altri Stati, ammette senza timore la propria rapacità e la propria sete di potenza, che l'individuo è costretto ad approvare e a sanzionare per patriottismo.
  • L'uomo energico, l'uomo di successo, è colui che riesce, a forza di lavoro, a trasformare in realtà le sue fantasie di desiderio.
  • Le analogie non dimostrano nulla, questo è vero, ma aiutano a capire. (citato in John D. Barrow, I numeri dell'universo, Mondadori 2004)
  • L'accettazione della nevrosi universale risparmia il compito di formarsi una nevrosi personale. (da Il futuro di un'illusione)
  • Sembra confinato nella vita notturna ciò che un tempo dominava in pieno giorno. (da L'interpretazione dei sogni)
  • Lo spirito non è che un frammento di natura e il resto sembra potersela cavare bene anche senza questo frammento.
  • Ci si potrebbe arrischiare a considerare la nevrosi ossessiva come un equivalente patologico della formazione religiosa, e a descrivere la nevrosi come una religiosità individuale e la religione come una nevrosi universale. (da Azioni ossessive e pratiche religiose)
  • Solo i credenti, che pretendono che la scienza diventi il surrogato del catechismo a cui hanno rinunciato, possono biasimare il ricercatore che perfeziona o addirittura modifica le sue concezioni.
  • Se nel corso di un solo giorno abbiamo due o più esperienze adatte a provocare un sogno, questo farà riferimento ad un tutto unico; esso è costretto a farne un'unità.
  • Ricordiamo il vecchio adagio: se vuoi il mantenimento della pace sii sempre disposto alla guerra. Sarebbe ora di modificare questo adagio e di dire: se vuoi sopportare la vita, impara ad accettare la morte.
  • Nessun mortale può mantenere un segreto: se le labbra restano mute, parlano le dita. (da L'io e i meccanismi di difesa)
  • La libertà non è un beneficio della cultura: era più grande prima di qualsiasi cultura, e ha subito restrizioni con l'evolversi della civiltà. (da Il disagio della civiltà)
  • Il prezzo del progresso si paga con la riduzione della felicità, dovuta all'intensificarsi del senso di colpa. (da Il disagio della civiltà)

Citazioni su Sigmund Freud

  • Chissà, forse se Freud invece di leggere Sofocle avesse letto Pinocchio, avrebbe inventato il complesso di Geppetto. (Roberto Benigni)
  • Ai miei tempi, per cinque marchi ti curava Freud in persona. Per dieci marchi, ti curava e ti stirava i pantaloni. Per quindici marchi, Freud lasciava che tu curassi lui, e questo includeva una scelta fra due contorni. (Woody Allen)

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