Publio Ovidio Nasone - Citazioni

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Publio Ovidio Nasone (43 AC - 18 DC), poeta e autore latino.

  • Amore è credula creatura.
  • Amore e tosse non si possono nascondere.
  • Bisogna far sì che chi ama non si senta mai sicuro nel suo amore per mancanza di rivali: senza sospetti e gelosie l'amore non dura a lungo.
  • Che è il sonno, se non l'immagine della gelida morte. (da Amores)
  • Che una bella donna conceda o neghi i suoi favori, le piace sempre che le vengano chiesti.
  • Ciò che è lecito non dà piacere, quello che è proibito infiamma.
  • Correte lentamente, cavalli della notte.
  • Diventa lieve il peso che si porta con rassegnazione.
  • È conveniente che esistano gli dei, e, siccome è conveniente lasciateci credere che esistano.
  • Forse anche il nostro nome sarà unito a questi.
  • Gli affetti umani sono tanto vari quanto sono diverse nel mondo le forme delle cose. (da Ars amatoria)
  • I doni, credi a me, conquistano uomini e dei.
  • Il dolore della repulsa fa più ardente l'amore.
  • Il vino prepara i cuori e li rende più pronti alla passione.
  • Il vostro destino è mortale: il vostro desiderio è di non essere mortali.
  • Io non avrei il coraggio di difendere costumi disonesti e di impugnare armi ingannatrici in difesa delle mie colpe. Anzi, confesso, se confessare i peccati può in qualche modo giovare; ma ora, dopo la confessione, ricado come un insensato nelle mie colpe. (da Amores, Libro Secondo)
  • La causa è nascosta, l'effetto è notissimo.
  • La crudeltà verso gli animali è tirocinio della crudeltà contro gli uomini.
  • La ricchezza mi fa povero.
  • Mentre parlo l'ora fugge.
  • Non posso vivere sia con te che senza di te.
  • Non vede né le fronde nei boschi né l'acqua in un fiume in piena. (da Tristia, 5, 4, 9)
  • Nulla è più duro d'una pietra e nulla più molle dell'acqua. Eppure la molle acqua scava la dura pietra.
  • Odierò, se mi sarà possibile, altrimenti amerò mio malgrado.
  • Ogni amante è un guerriero, e Cupido ha il suo accampamento.
  • Piango i miei mali: nel pianto v'è una certa voluttà, ed il dolore che si scioglie in lagrime trova un sollievo. (da Tristia)
  • Possiamo imparare persino dai nostri nemici.
  • Quando le forze e l'età te lo permettono, sopporta le fatiche; dopo, con tacito passo sopravverrà la curva vecchiaia.
  • Quello che si concede troppo facilmente non nutre un lungo amore.
  • Rubare la moglie a uno stupido è come rubare sabbia su una spiaggia deserta.
  • Sarai più sicuro tenendo la via di mezzo.
  • Sarai triste se sarai solo.
  • Se sei basso di statura stai seduto, per non sembrare seduto anche in piedi.
  • Sii amabile, se vuoi essere amato.
  • Spiace essere onesti per nulla.
  • Tutto ciò che ho provato a scrivere sono versi.
  • Vedo ed approvo le cose migliori, ma seguo le peggiori.
((LA)) Omnia mutantur. ((IT)) Tutto cambia.
(da Metamorfosi, 15, 165)
((LA)) Pauper ubique iacet. ((IT)) Al povero va sempre male.
(da Fasti, I 218)
((LA)) Forma bonum fragile est. ((IT)) La bellezza è un bene fragile.
(da Ars amatoria, 2, 113)
((LA)) Omne solum forti patria est. ((IT)) Ogni terra è patria per il forte.
(da Fasti, 1, 493)
((LA)) Tempus edax rerum. ((IT)) O tempo, divoratore delle cose!
(da Metamorfosi, 15, 234)
((LA)) Nec quae praeteriit hora potest. ((IT)) L'ora passata non può tornare.
(da Ars amatoria, 3, 63)
((LA)) Quid sit futurus cras, fuge quaerere. ((IT)) Non cercar di sapere quel che avverrà domani.
(dalle Odi, 1, 9, 13)
((LA)) Est quaedam flere voluptas. ((IT)) V'è un piacere nel piangere.
(da Tristia, IV, 3, 27)
((LA)) Magna fuit quondam capitis reverentia cani. ((IT)) Grande era un tempo la riverenza per una testa canuta.
(da Fasti)
((LA)) Nec vincere possis flumina, si contra quam rapit unda nates. ((IT)) Non puoi sconfiggere i fiumi, se nuoti contro l'impeto dell'onda.
(da Ars amatoria)
((LA)) Causa patrocinio non bona peior est. ((IT)) Una causa non buona diventa peggiore quando si vuole difenderla.
(da Tristia)

Citazioni su Publio Ovidio Nasone

  • L'arte di Ovidio di mettere le cose sotto gli occhi non si chiama efficacia, ma pertinacia. (Giacomo Leopardi)
  • Non è difficile sentire come Ovidio cozza profuso come quasi sempre e sia dilavato tal volta, e potremmo anche additare i versi ove egli fallisce alle regole inventate di poi. Togliesi con ciò ad Ovidio di essere uno dei più copiosi scrittori romani? (Giosuè Carducci)