Da Famous Quotes, aforismi e citazioni in libertà.
Al secolo Aurelio Agostino (354 - 430), santo, filosofo, vescovo e teologo.
- Ama e fa' ciò che vuoi. (da Trattato sulla prima epistola di Giovanni)
- Ascolta l'altra parte.
- Chi non vede la meta del suo cammino, si attacchi alla Croce ed Essa lo porterà.
- Datemi la castità e la continenza, ma non subito.
- Dio può essere meglio immaginato che descritto, e Lui esiste ancor più sicuramente di quanto possa essere immaginato.
- E gli uomini se ne vanno a contemplare le vette delle montagne, i flutti vasti del mare, le ampie correnti dei fiumi, l'immensità dell'oceano, il corso degli astri, e non pensano a sé stessi.
- Ho imparato ad amarti tardi, O Bellezza, allo stesso tempo così antica e allo stesso tempo così nuova.
- Il buon cristiano deve stare in guardia contro i matematici e tutti coloro che fanno profezie vacue. Esiste già il pericolo che i matematici abbiano fatto un patto col diavolo per oscurare lo spirito e confinare l'umanità nelle spire dell'inferno. (dal De genesi ad litteram libro 2, 17.37)
- Il modo in cui lo spirito è unito al corpo non può essere compreso dall'uomo, e tuttavia in questa unione consiste l'uomo.
- Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina.
- Il popolo che fu sempre vincitore assomigliava più a un vinto che a un vincitore.
- Il tempo non esiste, è solo una dimensione dell'anima. Il passato non esiste in quanto non è più, il futuro non esiste in quanto deve ancora essere, e il presente è solo un istante inesistente di separazione tra passato e futuro.
- Io sono un enigma a me stesso. (da Le Confessioni)
- La castità fa gli angeli, e chi la conserva è un angelo.
- La debolezza degli arti dei bambini piccoli è innocente, non le loro anime.
- La misura dell'amore è amare senza misura.
- La perfezione dell'uomo consiste proprio nello scoprire le proprie imperfezioni.
- La punizione è giustizia per l'ingiusto.
- La volontà sta alla grazia come il cavallo alla corsa.
- L'astinenza perfetta è più facile della perfetta moderazione.
- Le persone viaggiano per stupirsi delle montagne, dei mari, dei fiumi, delle stelle; e passano accanto a se stessi senza meravigliarsi.
- Nel corso usuale degli studi sono arrivato al libro di un certo Cicerone.
- Noi viviamo in contemporanea tre tempi: il presente del passato, che è la storia; il presente del presente, che è la visione; il presente del futuro che è l'attesa. (dalle Confessioni)
- Non può essere conosciuto nessuno se non per amicizia.
- Non sarei cristiano senza i miracoli.
- Prega per comprendere. (da De doctrina christiana)
- Roma ha parlato: il caso è chiuso.
- Se mi viene data una formula, e io non ne conosco il significato, non può insegnarmi nulla. Ma se so già cosa significa, che cosa può insegnarmi quella formula? (da De Magistro - X, 23)
- Sei è un numero perfetto di per sé, e non perché Dio ha creato il mondo in sei giorni; piuttosto è vero il contrario. Dio ha creato il mondo in sei giorni perché questo numero è perfetto, e rimarrebbe perfetto anche se l'opera dei sei giorni non fosse esistita. (da La città di Dio)
- Un'abitudine, se non contrastata, presto diventa una necessità. (da De doctrina christiana)
((LA)) Melius scitur Deus, nesciendo. |
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((IT)) Dio si conosce meglio nell'ignoranza. |
(dal De Ordine) |
((LA)) Si enim fallor, sum. |
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((IT)) Se infatti sbaglio, esisto. |
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((LA)) Noli foras ire, in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas. |
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((IT)) Non uscire da te stesso, rientra in te stesso: nell'intimo dell'uomo risiede la verità. |
(da La vera religione) |
((LA)) Pecca fortier, sed fortius fide et gaude in Christo. |
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((IT)) Pecca fortemente, ma ancor più fortemente confida e godi in Cristo. |
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((LA)) Multitudo non est sequenda. |
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((IT)) Non fare come fanno tutti. |
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((LA)) Ira festuca est, odium trabes est. |
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((IT)) L'ira è una pagliuzza, l'odio invece è una trave. |
(dai Discorsi) |
Incipit de Le confessioni
Grande sei, o Signore, degno di somma lode; grande è la tua potenza, senza limiti la tua sapienza. L'uomo vuol cantare le tue lodi, l'uomo, particella della tua creazione, che porta seco il peso della sua natura mortale, del suo peccato, la certezza che Tu resisti ai superbi. Eppure l'uomo, particella della tua creazione, vuol cantare le tue lodi. Tu lo sproni, affinché gusti la gioia del lodarti, poiché ci hai creati per Te e il nostro cuore non ha pace fino a che non riposi in Te. Dammi grazia, o Signore, di conoscere appieno se prima ti si debba invocare o lodare; se la conoscenza di Te debba precedere l'invocazione.
[Rizzoli, traduzione di Carlo Vitali]
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