Konstantin Rokossovskij - Citazioni
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Konstantin Rokossovskij (1895-1968), maresciallo sovietico.
- Konstantin Rokossovskij:"Non posso entrare in dettagli, ma posso dirti questo:dopo varie settimane di duri combattimenti nella Bielorussia e nella Polonia orientale, avevamo raggiunto i sobborghi di Praga. Allora i tedeschi lanciarono 4 divisioni corazzate e fummo respinti."
- Alexander Werth:"Respinti di quanto?"
- K.R.:"Non posso dirtelo esattamente. Diciamo di circa 100 chilometri".
- A.W.:"Indietreggiate ancora?"
- K.R.:"No, si ricomincia ad avanzare. Ma lentamente."
- A.W.:"Ritieni che il 1° agosto avreste potuto prendere Varsavia in qualche giorno?"
- K.R.:"Se i tedeschi non avessero lanciato nella battaglia quelle unità corazzate, avremmo preso Varsavia, ma non con un attacco frontale. In ogni modo avevamo soltanto 50 probabilità su 100. Non avevamo escluso un contrattacco tedesco a Praga. Tuttavia sappiamo che prima dell'arrivo delle divisioni corazzate, i tedeschi di Varsavia erano in preda al panico:facevano le valigie in fretta e furia."
- A.W.:"In tali circostanze era giustificata l'inmsurrezione di Varsavia?"
- K.R.:"No. È stato un terribile errore. Gli insorti hanno cominciato di loro iniziativa senza averci consultato."
- A.W.:"Sì, ma c'era stata una notizia da radio Mosca che li incitava alla rivolta."
- K.R.:"Quella era una routine. La radio Swit li chiamava pure alla rivolta, senza dimenticare i servizi polacchi della BBC, almeno così è stato detto; non ho ascoltato quelle trasmissioni. Siamo seri:una insurrezione armata in un luogo come Varsavia sarebbe potuta riuscire soltanto se fosse stata accuratamente coordinata con l'azione dell'Armata Rossa. La questione della data aveva una importanza capitale. Gli insorti di Varsavia erano male armati, e la sollevazione avrebbe avuto senso solo se noi fossimo stati sul punto di entrare in Varsavia. Ma non c'era da parlarne in quella fase della battaglia. Riconosco però che certi corrispondenti sovietici si siano mostrati troppo ottimisti il 1° agosto. Venivamo respinti; nel migliore dei casi non avremmo potuto raggiungere Varsavia prima di metà agosto. Ora le circostanze ci sono state sfavorevoli. Sono cose che succedono in guerra:vedi Harkov nel marzo 1943 e Zitomir nell'Inverno scorso."
- A.W.:"Pensate di poter ritornare a Praga nelle prossime settimane?"
- K.R.:"Tutto quello che posso dire è che cercheremo di prendere Praga e Varsavia. Ma non sarà cosa da poco."
- A.W.:"Avete però delle teste di ponte a sud di Varsavia."
- K.R.:"Certamente, ma i tedeschi fanno di tutto per eliminarle, e noi subiamo perdite enormi. Pensa che combattiamo senza interruzione da 2 mesi." (da Alexander Werth, La Russia in guerra, discorso del 26 agosto 1944)
"Quello che conta è il raggiungimento di determinate posizioni. L'essenziale è che il nemico non abbia respiro. I tedeschi stanno facendo una corsa verso la morte. Già da molto tempo non hanno più benzina. Le truppe hanno perduto ogni contatto con i loro stati maggiori."(26 luglio 1944)