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Decimo Giunio Giovenale (60 circa - 140 circa), poeta latino.
Citazioni di Decimo Giunio Giovenale
Citazioni con testo originale a fronte
((LA)) Omnia Romae / Cum pretio. |
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((IT)) A Roma, tutto si può avere ad un prezzo. |
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((LA)) Sed quis custodiet ipsos / custodes? |
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((IT)) Chi farà la guardia ai guardiani stessi? |
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((LA)) Defendit numerus. |
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((IT)) Nei numeri è la sicurezza. |
(dalle Satire, II, 46)
(citato in J. R. Newman (ed.) The World of Mathematics, New York: Simon and Schuster, 1956, p. 1452) |
((LA)) Rara avis in terris, nigroque simillima cycno. |
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((IT)) Un uccello raro sulla terra, e in tutto simile a un cigno nero. |
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((LA)) Nil habet infelix paupertas durius in se quam quod ridiculos homines facit. |
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((IT)) L'amara povertà non ha in sé nulla di più crudele del fatto che rende ridicoli gli uomini. |
(dalle Satire) |
((LA)) Haud facile emergunt quorum virtutibus obstat res angusta domi. |
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((IT)) Non è facile emergere per coloro alle cui virtù è ostacolo la scarsezza dei mezzi. |
(dalle Satire, III, 164) |
((LA)) Quantum quisque sua nummorum servat in arca tantum habet et fidei. |
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((IT)) La reputazione e il credito dipendono soltanto dai quattrini che uno ha in cassaforte. |
(dalle Satire) |
((LA)) Crescit amor nummi quantum ipsa pecunia crevit. |
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((IT)) Quanto più i quattrini aumentano, tanto più ne cresce la voglia. |
(dalle Satire) |
Aforismi vari
- Chi abbraccerebbe la virtù per se stessa, se anch'essa non riservasse dei vantaggi?
- Coloro per i quali l'unica gioia consiste nel mangiare possono dare soltanto quell'unico, bestiale significato alla propria esistenza.
- È pura follia fare una vita da poveraccio per essere ricco quando morirai.
- I giovani sono tutti diversi tra loro; i vecchi, invece, si assomigliano tutti.
- Il bambino ha diritto a tutto il rispetto. (dalle Satire, XIV, 47)
- Il primo castigo è questo: che nessun colpevole trova indulgenza di fronte a se stesso.
- Il viaggiatore con le tasche vuote al ladro canterà in faccia.
- In molte case un amante ha salvato un matrimonio in crisi.
- La critica è indulgente coi corvi e si accanisce con le colombe. (dalle Satire, II, 63)
- La natura, dando le lacrime al genere umano, attesta di averlo fornito anche di un cuore facile alla commozione. Questa è la parte migliore della nostra coscienza. (dalle Satire, V, 15, Un mondo di cannibali)
- La vendetta è il piacere abietto di una mente abietta.
- La virtù è la sola e unica nobiltà.
- Le lacrime delle donne sono solo sudore degli occhi.
- L'infelice povertà nulla ha in sè di più doloroso, che l'esser esposta ai motteggi degli uomini.
- L'onestà è lodata e muore di fame. (dalle Satire, I, 74)
- Bisogna pregare perché ci sia una mente sana in un corpo sano. (dalle Satire, X, 356)
- Molti individui, come i diamanti grezzi, nascondono splendide qualità dietro una ruvida apparenza.
- Nessun colpevole può essere assolto dal tribunale della sua coscienza.
- Nessuno ha mai raggiunto gli abissi della malvagità tutti in un colpo.
- Questo voglio, così comando, che il mio volere valga da ragione.
- Se vuoi gustare veramente un piacere, conceditelo raro.
- Tutti desiderano possedere la conoscenza, ma relativamente pochi sono disposti a pagarne il prezzo.
- Tutti qui viviamo in una condizione di ambiziosa povertà.
- Un uomo subisce una pena infamante per un crimine che ad un altro conferisce una corona.
- Una moglie perfetta, bella, elegante, ricca, feconda, di buona famiglia e di ottima moralità ammesso che esista sarebbe insopportabile per chiunque. Quale nobiltà, quale bellezza, quale virtù valgono tanto da sentirsele rinfacciate di continuo?
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